Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatti) è una miscela di idrocarburi gassosi formata principalmente da propano e butano, quale risultato del processo di estrazione del gas naturale e della raffinazione del greggio.
Il GPL si presenta sotto forma di gas a temperatura ambiente. Se sottoposto a moderate pressioni, può però essere agevolmente liquefatto e immagazzinato per essere trasportato in recipienti a pressione (cisterne ferroviarie o stradali) anche in zone difficilmente raggiungibili e reso così fruibile all’utente in bombole o serbatoi.
Il Gas Naturale (NG) è una miscela di gas composta principalmente da metano, da idrocarburi leggeri, piccole percentuali di altri gas e alcuni contaminanti. Prevalentemente di origine fossile, può essere prodotto anche da processi di decomposizione. Oggi è ricavato infatti da biomasse di origine agricole, agroindustriali e dai rifiuti solidi organici urbani (Biometano).
Per l’autotrazione di automobili, camion e autobus questo carburante si può trovare come Gas Naturale Compresso (CNG) e come Gas Naturale Liquefatto (GNL). In condizioni di temperatura idonee, circa -160°C, può essere stoccato allo stato liquido in appositi contenitori e trasportato ovunque, anche nelle zone non raggiunte dalla rete dei gasdotti (ad esempio in montagna, in campagna e nelle isole).
Rispetto ai carburanti tradizionali, il GPL e il metano sono combustibili più economici e a minore impatto ambientale, azzerano infatti le emissioni di particolato e abbattono notevolmente quelle di anidride carbonica, consentendo la circolazione dei veicoli anche durante i blocchi del traffico.
Sempre più diffusi in Europa, il GPL e il metano (CNG/LNG) sono inoltre protagonisti, insieme ad elettrico e idrogeno, dei futuri piani europei per uno sviluppo ecosostenibile.